La Long-House nella regione di Mosfell in Islanda

La valle di Mosfell, situata nel sud-ovest dell’Islanda, fu colonizzata durante i primi anni di insediamento quindi tra il IX e X secolo.

 La regione era la patria dei capi Mosfell, ricordati nelle saghe islandesi come una potente famiglia dell’epoca vichinga che includeva famosi guerrieri, leader e poeti (citati anche nella Egil Saga). La ricerca archeologica nella valle ha portato alla luce molti dei resti materiali dell’era vichinga culturale della Mosfell Valley.

Con il suo porto costiero a Leiruvogur, la regione era inoltre in contatto commerciale e culturale con il più vasto mondo scandinavo ed europeo, fino al Mar Caspio.

La struttura fu costruita per la prima volta tra l’870 e il 930 d.C., e poi parzialmente ricostruita qualche tempo dopo il 930 d.C. La ristrutturazione non fu ampia e la long-house sembra aver mantenuto più o meno la stessa forma per tutto il periodo della sua occupazione. Dopo l’abbandono della casa non furono costruite altre strutture direttamente sul sito. Nella fattoria Hrísbrú, nelle vicinanze della vecchia long-house, continuò l’occupazione dei territorio.

struttura della long-house

La long-house misurava circa 28 x 10 m. Sono stati identificati e sono in ottimo stato di conservazione le pareti ad arco, due porte, panche, spessi depositi di pavimento, buche di pali vuote e un grande focolare centrale. Sulle panche rialzate, ai lati della sala centrale, si mangiava e si dormiva. La porta attraverso il muro a sinistra era abbastanza grande per il bestiame. L’ingresso più piccolo dall’altra parte dello stesso muro era l’ingresso principale degli umani. Questa porta si affacciava direttamente sul porto di Leiruvogur.

perle ritrovate all’interno della long-house

Poco distante dalla long-house sono stati ritrovati i resti di una chiesa. Gli strati scavati fiancheggiati dalla long-house e dalla chiesa hanno rivelato una connessione stratigrafica tra le due strutture. In sintesi, la long-house fu costruita per prima e la chiesa successivamente, mentre la long-house era ancora in uso. Annesso alla chiesa è stato scoperto anche un campo cimiteriale.

I corpi ritrovati erano ben conservati tanto da mostrare anche segni di violenza.

“Il cranio di questo uomo di mezza età presenta un grave trauma cranico causato dai colpi di un’ascia. Uno a lato della testa che avrebbe provocato gravi emorragie e danni cerebrali. Una seconda lama ferita alla nuca che avrebbe assicurato una morte rapida.”  La bara di questa persona conteneva due grandi rocce poste sopra l’uomo. Era tradizione infatti difendersi dai morti che potevano tornare a tormentare i vivi (Draugr), specie se quest’ultimi erano morti di morte violenta.  

La maggior parte di queste informazioni provengono dal MAP, ovvero il progetto archeologico di Mosfell a cui siamo tutti grati per la scoperta e lo studio accurato.

il team di archeologi presenti nel 2007