La donna vichinga delle montagne islandesi

Nel 2004 misteriosi resti di una donna vichinga sono stati trovati sulle montagne sopra Seyðisfjörður. Si presume che, la “donna delle montagne” com’è conosciuta, non fosse stata sepolta lì ma fosse morta per esposizione.  La donna aveva circa 500 perle e perline addosso e i suoi denti suggeriscono che potrebbe non essere né islandese né d’origine scandinava.

La donna è stata scoperta in uno strapiombo sul Vestdalsheiði, tra Seyðisfjörður e Austur-Hérað, nell’Islanda orientale e, a giudicare dai suoi gioielli, si colloca nel periodo storico d’età vichinga, attorno al 950 d.C. circa.

Esperti ed archeologi hanno stimato che al momento della sua morte avesse un’età compresa tra i 20 ed i 30 anni. Grazie ai test moderni è stato possibile risalire anche alla sua alimentazione tipica ovvero cacciagione e pesca.

I ricercatori si sono subito accorti di una particolarità legata alla sua dentatura chiamata ” a forma di pala”. Il termine medico corretto è “Sinodontismo” e questa condizione fa si che i primi due incisivi superiori non si trovano in asse con gli altri denti ma restano inclinati di qualche grado verso l’interno. Questa particolarità non è assolutamente tipica del tratto scandinavo ma potrebbe indicare un tratto genetico mongoloide quindi è possibile che la giovane provenisse dall’Asia orientale. La scoperta è ancora in corso di accertamento perché per confermare questa tesi occorrebbero denti interi con annessa radice e mascella.

Il corpo è stato trovato con 526 perle che hanno scatenato l’immaginazione. 

Potrebbe essere questa la tomba di una Völva

Le sue perle la rendono a tutti gli effetti di notevole importanza agli occhi degli archeologi: unica in Islanda, infatti.