I Vichinghi in Islanda

Per molto tempo l’Islanda, cioè “la terra dei ghiacci”, è stata inconsapevole dell’esistenza del genere umano. Tutt’oggi non si è ancora stabilito con certezza chi furono i primissimi coloni che approdarono sull’isola. Alcuni ipotizzano che dei monaci irlandesi arrivarono prima dei vichinghi ma noi siamo di parte perciò sosterremo di fatto che i primi ad insediarsi furono proprio i vichinghi!!

Nel  Landnámabók  ( ovvero “il libro della colonizzazione” ) viene descritta la colonizzazione dell’isola da parte dei Vichinghi attorno al IX° secolo.

Secondo gli antichi manoscritti, il navigatore scandinavo Naddoddr fu il primo a scoprire l’Islanda. Egli era diretto alle isole Faroe ma per cause metereologiche fu spinto sulle coste islandesi. Un altro navigatore che ci finì per sbaglio fu lo svedese Svavarson, egli scopri che si trattava di un’isola. Il primo uomo che navigò deliberatamente verso l’Islanda fu il vichingo Floki Vilgerdarson. Il navigatore norvegese volle andare ad abitarvi e portò con se la famiglia, partito dalle coste occidentali della Norvegia passò prima per le isole Shetland e poi per le isole Faroe. Attraccò in Islanda e costruì il primo insediamento, da lì in un’esplorazione sulle montagne più alte attorno al campo vide una baia piena di iceberg alla deriva, per questo diede a quella terra il nome di Island, ovvero Terra di ghiaccio. Floki Vilgerdarson fece poi ritorno in Norvegia.

Sempre seguendo le scritture del Landnámabók, il primo colono permanente fu Ingolfur Arnarson. Si insediò con la famiglia nel 874 in luogo riconducibile all’attuale Reykjavik. In seguito fu seguito da molti altri capi tribù norvegesi che portarono con loro le famiglie e i servi. Ebbe allora inizio l’epoca della colonizzazione data in primis dalle continue lotte politiche presenti nella penisola scandinava che costrinsero molte persone a fuggire dalla legge di re Harald I, e tanti altri spinti ad andarsene proprio da quest’ultimo che li vedeva come delle minacce. Si può dire dunque che sia stato re Harald I a dare inizio alla formazione di un nuovo stato nell’attuale Islanda.

Parco Nazionale del Þingvellir

Nel 930 venne istituito il primo parlamento della storia, chiamato Althing (“Alþingi” in islandese). Questa assemblea si teneva ogni estate in quello che oggi è il Parco Nazionale del Þingvellir (Thingvellir). Qui i capi delle tribù si ritrovavano per emanare leggi, gestire dispute e celebrare matrimoni. Tutte le leggi non venivano scritte ma memorizzate da un individuo che fungeva da portavoce.

Tutti gli abitanti dell’Islanda, fino all’anno 1000 circa, adorarono tutto il Pantheon Nordico:

Déi Vanir, Déi Asir ed anche gli Jotun.

Dopo l’anno 1000, alcuni missionari cristiani norvegesi giunsero sull’isola intaccando l’Antico Culto e spazzando via gran parte delle credenze, delle tradizioni e delle cerimonie originarie norrene. Su ordine di re Olaf I, il parlamento islandese abolì definitivamente l’Antico Culto ripudiando gli antichi Déi e decretando il passaggio al cristianesimo.

Simbolicamente gli antichi Déi vennero gettati nella cascata Goðafoss (ovvero “la cascata degli Déi”)

Fortunatamente alcuni abitanti continuarono a seguire l’antica religione di nascosto preservando alcune fonti e tracce importanti.

Goðafoss